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Ibis Sacro

L'ibis sacro (Threskiornis aethiopicus) è una specie di ibis appartenente alla famiglia Threskiornithidae. È originario dell'Africa subsahariana, in Iraq e anticamente in Egitto, paese in cui adesso è praticamente estinto, dove era venerato come simbolo del dio Thot. Si è naturalizzato in diversi Paesi europei; in Italia si incontra in vicinanza dei laghi o fiumi, come lungo il Mincio, nei piccoli corsi d'acqua del Pavese, nel territorio del Polesine, nel delta del Po, nella Bassa Bresciana e nelle campagne tra Novara e Vercelli. La specie è in rapida espansione e viene considerata "specie esotica invasiva".

Descrizione dell’Ibis Sacro

Gli individui adulti raggiungono generalmente una lunghezza di 68 centimetri (27 pollici) e presentano un piumaggio del corpo completamente bianco (presentando dei riflessi verdi o bluastri) ad eccezione di alcuni pennacchi neri sul dorso, mentre zampe, collo, becco e coda sono neri. Sono stati osservati anche alcuni casi di melanismo.L’apertura alare varia da 112 a 124 centimetri (da 44 a 49 pollici), mentre il peso corporeo varia da 1,35 a 1,5 kg (da 3,0 a 3,3 libbre).I maschi sono generalmente leggermente più grandi delle femmine.

La testa ed il collo sono calvi, ed il becco ricurvo e le lunghe zampe sono nere. Le ali bianche in volo mostrano un bordo posteriore nero. Gli occhi sono marroni con un anello orbitale rosso scuro.I sessi sono molto simili, mentre i giovani presentano un piumaggio bianco sporco, un becco più piccolo e alcune piume brunastre sul collo, penne scapolari bruno-verdastri, e penne copritrici primarie più nere.

Questo uccello di solito è silenzioso, ma occasionalmente emette rumori striduli, a differenza del suo stretto parente ben più vocale, l’ibis hadada (Bostrychia hagedash). Quando è in volo, l’ibis sacro mantiene il collo allungato in avanti e le zampe slanciate (in modo particolarmente simile alla cicogna bianca) e, proprio osservandolo durante questo movimento, si può notare il sottoala, di un bianco meno chiaro rispetto a quello del piumaggio. Tassonomicamente, la specie non è divisa in alcuna sottospecie.

Distribuzione e habitat

L’ibis sacro si riproduce nell’Africa subsahariana e nel sud-est dell’Iraq. Diverse popolazioni migrano con la stagione delle piogge; alcuni esemplari sudafricani migrano per 1.500 km a nord fino allo Zambia, mentre gli esemplari africani a nord dell’equatore migrano nella direzione opposta. La popolazione irachena di solito migra nell’Iran sudoccidentale, ma alcuni esemplari vagranti sono stati avvistati fino all’estremo sud dell’Oman (raro, ma regolare) e fino alle coste caspiche del Kazakistan e della Russia (prima del 1945).

L’ibis sacro frequenta una grande varietà di ambienti, prediligendo le zone umide paludose e le distese fangose, sia nell’entroterra sia sulla costa, spingendosi anche fino ai margini delle città e alle coste marittime.Le colonie nidificano preferibilmente sugli alberi dentro o nei pressi delle fonti d’acqua. Quando in cerca di cibo, gli ibis sacri si radunano in acque poco profonde e nelle distese fangose per nutrirsi, talvolta riunendosi anche nelle coltivazioni e nelle discariche.

Maggiori dettagli dell’Ibis Sacro sono disponibili su Wikipedia

https://it.wikipedia.org/wiki/Threskiornis_aethiopicus
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