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Fringuello

Il fringuello (Fringilla coelebs Linnaeus, 1758) è un piccolo uccello passeriforme della famiglia Fringillidae.

Descrizione del Fringuello

Il Fringuello misura 14–18 cm di lunghezza per un peso di 17-29 g e un’apertura alare di 24,5-28,5 cm.

Si tratta di uccelletti dall’aspetto robusto e abbastanza riconoscibile per forma e colorazione nel panorama degli uccelli europei, muniti di testa squadrata e becco conico.
Il piumaggio presenta un forte dicromatismo sessuale: nei maschi la fronte è nera, mentre vertice, nuca e spalle sono di colore grigio-azzurro, faccia e petto rosso ruggine che sfuma nel rosa-cannella ventralmente e nel bianco sul sottocoda; i fianchi sono grigiastri, il dorso è rosso-bruno, il codione è verde oliva e le ali presentano copritrici e remiganti nere con una banda trasversale bianca che crea un disegno inconfondibile riproposto anche sulla coda, nera con bordo bianco. Le femmine, invece, non hanno alcun segno di rosso o azzurro nel piumaggio: mostrano livrea bruno-giallastra su gran parte del corpo, più chiaro ventralmente e più scuro dorsalmente, e conservano i disegni bianchi su ali e coda.

Alla fine della stagione riproduttiva il piumaggio muta e diviene più sbiadito, specialmente nei maschi, con la comparsa di sfumature brune sul bianco delle ali e rosso cefalotoracico che diviene rosato, mentre l’azzurro dorsale sfuma in un color ardesia. In ambedue i sessi gli occhi sono neri e le zampe sono di color carnicino. Il becco è nero-bluastro durante la stagione degli amori e rosato d’inverno, con tendenza a schiarirsi alla base in ambo i periodi.

È presente una certa tendenza alla variazione della taglia media, nonché dell’intensità e dell’estensione della colorazione azzurra e rossa corporea nei maschi a seconda della sottospecie.

Distribuzione e habitat

L’areale è molto ampio: abbraccia l’intera Europa e comprende buona parte dell’Asia centro-settentrionale (a est fino al lago Bajkal) e del Nord Africa. Mentre le popolazioni dell’Europa continentale, delle isole britanniche, del Caucaso, dell’Anatolia, dell’Iran, dei monti dell’Atlante e della Macaronesia sono stanziali, quelle della Scandinavia, dell’Europa Orientale, della Russia e dell’Asia Centrale migrano a sud in autunno (settembre-novembre) per poi fare ritorno in primavera (marzo-aprile), mentre quelle della Mesopotamia, del Levante, dell’Egitto e della Libia settentrionali migrano a nord durante l’estate. In generale, la specie rimane stanziale nei luoghi in cui l’isoterma di luglio si mantiene fra i 12 e i 30 °C. In Italia il fringuello è ben rappresentato in tutta la penisola come specie stanziale e riproduttrice.

Nel XIX secolo il fringuello è stato introdotto in Nuova Zelanda (dove si è naturalizzato perfettamente in ambedue le isole maggiori e risulta fra gli uccelli più comuni) ed in Sudafrica (dove piccole colonie riproduttive persistono nei sobborghi a nord di Città del Capo). Resta invece da chiarire se le segnalazioni di avvistamenti nel nord-est dell’America Settentrionale si riferiscono a esemplari fuggiti alla cattività o a singoli migratori finiti fuori rotta.

In termini di habitat i fringuelli si dimostrano piuttosto adattabili, colonizzando tutte le aree in cui è presente della vegetazione e dell’acqua: li si trova nei boschi misti o decidui, nella macchia mediterranea, nei parchi, in campi coltivati e frutteti. Generalmente evitano le aree urbane; tuttavia, specialmente durante l’inverno, possono

Maggiori dettagli sul Fringuello sono disponibili su WikipediA

https://it.wikipedia.org/wiki/Fringilla_coelebs
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